Mappe, sensori e respiratori: buone pratiche dalle comunità

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Continua il processo partecipativo di Coopen. Dopo la Call for Interest e i Tavoli Partecipativi che hanno visto il coinvolgimento di oltre 30 Organizzazioni della Società Civile (OSC), sta per prendere il via la prossima fase del processo di open innovation attraverso una Call for Innovators. La nuova Call sarà rivolta a innovatrici e innovatori che vogliono co-creare soluzioni concrete, inclusive e sostenibili per alcune sfide locali individuate durante i lavori di progettazione con le OSC che operano in Uganda, Kenya, Ruanda, Etiopia, Senegal, Mali, Burkina Faso e Niger.

In attesa di tutte le informazioni su come prendere parte alla call, ripercorriamo le notizie del mese di ottobre.

Approfondimenti del mese

DISCUSSIONI 💬

>> Le sfide dell’imprenditoria sociale – Nel corso di un webinar, la redazione del Social Enterprise Open Camp ha raccontato le realtà e i progetti internazionali più interessanti presentati in occasione del Social Enterprise World Forum dello scorso settembre.

>> Ascoltare sempre i bisogni. Seppur considerato inizialmente un successo, un progetto di agricoltura in Zimbabwe non è stato adottato dagli agricoltori locali. Un caso di studio che ci ricorda l’importanza di coinvolgere le comunità di riferimento nelle fasi del processo.

BUONE PRATICHE 💡

>> Il monitoraggio della comunità di Moatize, in Mozambico, tiene sotto controllo la qualità dell’aria e dell’acqua raccogliendo e analizzando i dati sulle polveri sottili prodotte dalla miniera di carbone a due passi dalle abitazioni.

>> Un respiratore meccanico creato in Kenya da un gruppo di studenti di ingegneria biomedica della Kenyatta University di Nairobi. Si chiama Tiba Vent e costa meno della metà di un respiratore importato dall’estero.

>> Grazie alla mappatura digitale realizzata con i droni da operatori della comunità locale che hanno seguito corsi di formazione, oggi l’area di Makoko a nord di Lagos (Nigeria) è finalmente presente sulle mappe open source.

RISORSE ⚒️

>> Gender Gap Digitale – Un report della World Wide Web Foundation esamina le diseguaglianze di genere che ostacolano il coinvolgimento delle donne nelle attività in rete, dall’accesso limitato a internet e a dispositivi connessi, fino alle minacce alla privacy. Lo studio ha coinvolto diecimila persone in quattro Paesi: Colombia, Ghana, Indonesia e Uganda.

BONUS TRACK

Sfide, formazione ed eventi: sono questi i tre assi di Innovazione per lo Sviluppo. Nel video di presentazione del progetto – da oggi anche con i sottotitoli in inglese e in francese – ripercorriamo gli obiettivi per il biennio 2020-2021.