Open Innovation: trend europei del 2019
Un rapporto di Mind the Bridge e Nesta delinea come saranno i rapporti tra corporate e startup innovative nei prossimi dodici mesi.
Cosa dobbiamo aspettarci dal settore dell’open innovation in questo 2019? Una possibile risposta giunge a seguito di un incontro avvenuto lo scorso 22 novembre a Bruxelles, in cui oltre trenta aziende impegnate sul fronte dell’innovazione hanno delineato quattro macro-trend del futuro prossimo. I risultati sono stati pubblicati nel report Open Innovation Outlook 2019, presentato il 31 dicembre da Mind the Bridge e Nesta.
- Procurement e co-development: le gare di appalto continueranno a essere la modalità più diffusa per la collaborazione tra aziende e startup (il 97 per cento dei responsabili dell’innovazione aziendale userà questo sistema nel 2019);
- Silicon Valley e Israele sono le due tappe più comuni per le aziende che vogliono aprire degli avamposti di innovazione da cui individuare trend globali;
- Ridimensionamento dei programmi di accelerazione;
- Investimenti e acquisizioni di startup con obiettivi strategici e commerciali.
A queste previsioni, si affiancano anche dei ragionamenti sulle barriere che rendono più difficoltosa la collaborazione tra corporate e startup, e in particolare la cultura aziendale contraria ad affrontare rischi e la mancanza di risorse interne per il supporto delle startup in espansione. Il clima economico-politico attuale, incerto a livello internazionale, non viene invece percepito come un ostacolo agli investimenti sull’innovazione.
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