Open innovation ai tempi del Coronavirus: un test rapido in arrivo dal Senegal

Un kit diagnostico al costo di 1 dollaro per il COVID-19. È la soluzione innovativa su cui stanno lavorando due laboratori anglo-senegalesi.

Open innovation ai tempi del Coronavirus: un test rapido in arrivo dal Senegal

Mentre nel mondo avanza la diffusione del nuovo coronavirus, cresce anche la domanda di soluzioni diagnostiche a basso costo, con una maggiore scalabilità e flessibilità. Al momento i tamponi rappresentano lo strumento diagnostico più efficace, ma anche il più costoso e difficile da effettuare.

Una risposta a questa sfida arriva da una partnership nata tra l’azienda biotech inglese Mologic e DiaTropix, startup fondata da un virologo dell’Institut Pasteur di Dakar specializzata in soluzioni diagnostiche a basso costo e alto impatto. L’obiettivo è realizzare in poche settimane un test rapido per il nuovo Coronavirus al costo massimo di 1 dollaro.

La collaborazione è diventata operativa grazie a un approccio di innovazione aperta, che vede coinvolti diversi soggetti pubblici e privati: il governo del Regno Unito ha finanziato la partnership con un grant da 1 milione di sterline, mentre DiaTropix è sostenuta dalla Mérieux Foundation, la Foundation for Innovative New Diagnostics e l’Institut de Recherche pour le Développement francese.

Il motivo per cui una grande azienda bio-tech inglese vuole collaborare con un laboratorio senegalese è semplice: le conoscenze acquisite nel corso di precedenti epidemie come Ebola e Zika costituiscono ora un vantaggio competitivo per cercare di contenere l’effetto del Coronavirus in contesti più fragili.

Rispetto ad altri test simili già sviluppati in Cina e in Europa, il test anglo-senegalese è innovativo per diversi motivi:
1) velocità: i risultati saranno disponibili in 10 minuti
2) flessibilità: può essere svolto ovunque, anche senza un laboratorio o personale medico
3) accessibilità: dovrebbe essere venduto al costo di 1 dollaro

“Vogliamo produrre i test tra Regno Unito e Senegal. È la prima volta che viene fatta una cosa del genere per un’epidemia”

Non solo diagnosi su larga scala. L’altra grande sfida è il trasferimento delle conoscenze in altri paesi in ottica di prevenzione. Per questo motivo l’Institut Pasteur di Dakar si è già dotato di un modello di laboratorio mobile da destinare a 35 paesi africani, per permettere di eseguire i test in maniera più sicura e pervasiva.

Sotto, un reportage di BBC News dall’Institut Pasteur di Dakar.