Shiriki Hub, postazioni di ricarica a energia solare
Arriva in Nigeria il chiosco a energia solare Shiriki Hub creato da ARED che permette di caricare il cellulare e accedere a internet.
Quando l’innovazione sociale incontra i bisogni effettivi delle persone, si possono trovare soluzioni low tech e a basso impatto ambientale. È così che è nato Shiriki Hub, un chiosco mobile alimentato interamente da potenti pannelli solari e dotato di batterie di grande capacità, di sensori e di un router per offrire connettività a basso costo e ricarica della batteria per i cellulari.
L’obiettivo di Shiriki Hub è di favorire lo sviluppo tecnologico in aree remote del continente africano: in Ruanda, dove nel 2013 è partito il progetto, il 60 percento delle persone dispone di un telefono cellulare, ma solo il 16 percento ha accesso a una fonte di elettricità. Nella maggior parte dei casi è quasi impossibile ricaricare la batteria, se non affrontando un viaggio molto lungo in una delle città più grandi, e ancora più raro è avere accesso a internet. Lo Shiriki Hub, alimentato a energia solare, ha una piattaforma interna che consente a chiunque di accedere al web, anche a chi non dispone di un piano dati sul cellulare. Diventa così un punto di incontro facilmente raggiungibile, come fosse una sorta di internet cafè mobile.
Shiriki Hub è un progetto dell’impresa sociale ruandese ARED (Africa Renewable Energy Distributor) che porta la connettività nelle aree rurali e semi-urbane dell’Africa: negli ultimi sette anni, i chioschi hanno raggiunto 26 Paesi africani, alla cui lista si è recentemente aggiunta anche la Nigeria. La prossima tappa potrebbe essere l’Etiopia.
Shiriki Hub è un progetto dell’impresa sociale ruandese ARED che utilizza un modello di micro-finanza e franchising per portare la connettività nelle aree rurali e semi-urbane dell’Africa: negli ultimi sette anni, i chioschi hanno raggiunto 26 Paesi africani, alla cui lista si è recentemente aggiunta anche la Nigeria. La prossima tappa potrebbe essere l’Etiopia.
Proprio grazie ai chioschi a energia solare, Henri Nyakarundi – fondatore e amministratore delegato di ARED – ha vinto nel 2017 il Premio “ICT for Social Good“, ideato e organizzato da Ong 2.0 all’interno del programma Innovazione per lo Sviluppo, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo e Fondazione Mission Bambini.
Henri Nyakarundi racconta in un’intervista a Ong 2.0 perché, dopo un periodo di studi negli Stati Uniti, ha deciso di ritornare in Ruanda nel 2013 per avviare l’impresa sociale ARED.
L’idea è nata da un viaggio in Burundi e in Ruanda, vedendo che le persone avevano sì i telefoni cellulari ma che erano continuamente alla ricerca di un posto per ricaricarli. Non avevo pensato di creare un prodotto nuovo. All’inizio ero semplicemente alla ricerca di un prodotto già esistente ma non riuscivo a trovare nulla di convincente. Avevo visto dei punti di ricarica all’aeroporto e avevo pensato che sarebbe stato bello avere qualcosa di analogo sulle strade africane, per aiutare le persone. È lì che tutto ha avuto inizio. Ho assunto un ingegnere e un designer e ho dato inzio a questa avventura. – Henri Nyakarund
La caratteristica che da subito ha fatto la differenza per ARED è stata la capacità di mettere insieme competenze e partnership specializzate, con un approccio di open innovation: non è a caso, “shiriki” è una parola swahili che significa “partecipare” e la volontà dell’iniziativa è proprio quella di stimolare condivisione e collaborazione. Negli anni, Shiriki Hub ha riunito diverse organizzazioni che hanno contribuito allo sviluppo tecnologico, da Catapult Design a SEIF Foundation e ASME, ma anche i colossi come Microsoft, Autodesk Foundation e Siemens Foundation.
Le opportunità dello Shiriki Hub sono numerose: disporre di un telefono cellulare con un accesso alla rete web significa partecipare alla vita comunitaria, non solo mettendo in connessione le persone tra loro, ma contribuendo anche alla diffusione di notizie e moltiplicando le opportunità del mercato del lavoro. Inoltre, lo Shiriki Hub crea anche posti di lavoro: lo sviluppo dei chioschi utilizza un modello di micro-finanza e franchising per combattere attivamente la disoccupazione e promuovere l’imprenditorialità, soprattutto per le donne e le persone con disabilità. Per questo, il team di Nyakarundi fornisce formazione aziendale e tecnologica con lo scopo di garantire il successo dei micro-franchise.