Agbogbloshie Makerspace Platform
Una piattaforma collaborativa per recupero e riuso dei materiali.
Agbogbloshie Makerspace Platform (AMP) ad Accra, in Ghana, è un’iniziativa di design collaborativo per promuovere il riuso di materiali riciclabili e dar vita a nuovi oggetti per l’uso quotidiano, grazie al coinvolgimento di chi studia e lavora in campi artistico scientifici come scienza, ingegneria, informatica, arte e matematica. Il progetto è legato al quartiere di Agbogbloshie, nella capitale ghanese, che rappresenta uno dei principali despositi di rifiuti elettronici (e-waste) a livello internazionale.
La piattaforma è basata su architettura open e permette di creare il proprio “spacecraft”, ovvero versioni più flessibili e adattabili rispetto ai classici maker space che hanno una sede di laboratorio fissa. Chi vuole avviare uno spacecraft, può farlo grazie a prefabbicati modulari low-cost (Maker Kiosk), set personalizzabili e portatili (Maker Kit) oppure un’app specifica, progettata tenendo presente i bisogni delle persone che recuperano i materiali nei depositi.
AMP è stato progettato dal designer DK Osseo-Asare e dell’architetta Yasmine Abbas che, in un percorso iniziato sette anni fa, hanno creato una piattaforma per mettere in contatto ragazze e ragazzi prevenienti da diversi background. Grazie all’opportunità di confronto tra competenze e punti di vista differenti sono iniziate nuove collaborazioni e sono stati testati nuovi strumenti realizzati a partire dai materiali di scarto recuperati dai depositi.
Nel 2020, AMP ha vinto il premio Le Monde Cities per l’innovazione urbana.
Approfondimenti
- Architecture faculty project awarded World Smart Cities Urban Innovation Prize (Archinect, 30 giugno 2020)
- Agbogbloshie Makerspace Platform – DK Osseo-Asare & Yasmine Abbas (Visible Project, Award 2019 – Longlisted)
- Treasure in the most toxic place on earth (Becca Warner su Atlas of the Future, 28 maggio 2018)
- What a scrapyard in Ghana can teach us about innovation (DK Osseo-Asare su TED Talk, agosto 2017)
- La repubblica dei rifiuti elettronici (Jacopo Ottaviani su Internazionale, 7 luglio 2015)
Photo Credits: Julien Lanoo