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Digestore anaerobico domestico

Una sfida di Cesvi per sviluppare un digestore anaerobico per trasformare i rifiuti bio della famiglia.

Call: Chiusa
Valida fino al: 31/01/2019

Digestore anaerobico domestico

La sfida dell’organizzazione umanitaria Cesvi – Sviluppare un digestore anaerobico per famiglie in povertà. Deve essere in grado di trasformare i rifiuti bio della famiglia e piccoli scarti agricoli. Il digestore può anche essere un modello presente sul mercato, da assemblare in loco oppure da progettare e sperimentare ex novo a patto che si possa utilizzare a scala domestica per la produzione di biogas da scarti da cucina e rifiuti agricoli e/o deiezioni animali in quantità limitate.

Tale digestore deve essere economico, robusto e richiedente manutenzione e procedure operative limitate e semplici. Se costruito in loco, non deve richiedere particolari capacità né materiali di difficile reperimento; se disponibile sul mercato, trasportabile al più con un fuoristrada. Il digestore si deve poter facilmente collegare con una stufa a gas dedicata, per un uso diretto del biogas per cucinare in modo sicuro e possibilmente costante durante l’anno. L’utilizzo di acqua deve essere ridotto al minimo, sfruttando, se possibile, acque nere o grigie (se presenti) o deiezioni animali.

Fase 1


Scheda call

  • Settore: Energia
  • Soluzione richiesta: proof of concept
  • Rivolto a: individuo, ente pubblico, organizzazione terzo settore

Fase 2


Background

La sfida è pensata inizialmente per le comunità presenti a Masefer Yatta, nelle colline a Sud di Hebron situate nella Firing Zone 918 (Area C), Palestina. Le popolazioni di tale area hanno scarso accesso a risorse e servizi a causa delle pesanti limitazioni imposte dall’autorità israeliane, la presenza di solo strade sterrate, la mancanza di allacciamento a rete elettrica o idrica, le scarse sorgenti d’acqua e la diffusa povertà. Diverse famiglie presentano pratiche igienico-sanitarie nocive per la loro salute, con una rilevante presenza di “open defecation”. La maggioranza delle famiglie vive di pastorizia e limitate attività agricole. Le famiglie sono composte in media da 5 persone

Fase 3


Requisiti tecnici

Costo massimo del sistema installato 150 euro. Niente materiali consumabili, che produga gas per almeno 1h di funzionamento di una stufa.

Criteri preferenziali: semplicità (costruzione, utilizzo e manutenzione) 20%; economicità 30%; robustezza 10%; disponibilità in loco (sul mercato o costruzione con materiale locale): 20%; disponibilità del solutore a lavorarci 20%.

Fase 4


Scadenziario per l’implementazione

Nessuna scadenza imminente, ma il proponente dovrebbe essere intenzionato a lavorare sullo sviluppo della soluzione, prototipazione e test o sulla sua implementazione.

Fase 5


Commenti aggiuntivi

La sfida è proposta da Cesvi, un’organizzazione umanitaria italiana laica e indipendente opera in tutto il mondo per supportare le popolazioni più vulnerabili nella promozione dei diritti umani, nel raggiungimento delle loro aspirazioni, per lo sviluppo sostenibile. E crede che il riconoscimento dei diritti umani contribuisca al benessere di tutti sul pianeta, casa comune da preservare.

Il reward economico che potrà essere reso disponibile dalle istituzioni che supportano il progetto, è destinato agli sfidanti come contributo ai costi di sviluppo della soluzione coinvolgendo direttamente o indirettamente chi proponga la soluzione.